Nunzio Troisi
Nato nel 58', pesco sin da piccolo, avendo la fortuna di avere il fiume che passa in città.
A metà degli anni 70 comprai la mia prima canna da mosca (visto che mio fratello anche lui pescatore ne aveva una in bamboo appesa in garage e che nessuno poteva toccare, perchè era un ricordo del suo maestro).
Dopo aver catturato qualche cavedano è finita in cantina.
Dall'80 ho iniziato a pescare a mosca e, tre anni dopo, grazie all'incontro con Roberto Pragliola e la partecipazione a un suo corso, non ho più smesso.
Per quanto riguarda l'associazionismo, dal 74 all'80 sono stato socio del circolo Arcipesca della mia città, poi formammo un gruppo di moschisti, mettendo su il Mosca Club Salerno.
Da 11 anni abbiamo intrapreso l'avventura ARS Sele Tanagro,oggi in qualità di vicepresidente.
Hai voglia di raccontarci come, dove e quando hai iniziato a costruire?
La prima mosca che ho tentato di costruire, l'ho fatta a mano, con cotone e piuma di gallina imitandone una vista su una moschera, praticamente una sommersa.
Qual è stata la molla che ti ha fatto scattare la voglia di acquistare l'occorrente per la costruzione?
Quando chiesi ad un mio amico, che aveva già il morsetto, di mostrarmi come funzionava il tutto, mi precipitai a casa sua e feci qualche mosca. Fu decisivo: comprai il primo morsetto e l'essenziale per costruire, poi non mi sono più fermato.
Hai cominciato la tua attività al morsetto più per il piacere di costruire o per necessità?
Per il piacere di costruire e anche per necessità, poi avendo una buona manualità mi è stato facile. Imitare al morsetto gli insetti che portavo regolarmente a casa dal fiume, era soddisfacente.
Poi la necessità, perché nella mia zona i negozi di pesca erano sprovvisti di mosche artificiali.
Quanto tempo, di media, trascorri al morsetto?
Non tantissimo, a volte per settimane non tocco il morsetto, per altre ci passo diverse ore.
Costruisco sempre per piacere, mai controvoglia.
A pesca aperta, ho più necessità, quando devo rimpiazzare le mosche stropicciate o morsicate.
Dallo “scarrafone” all'imitazione, quanto tempo e quanto impegno?
Non ricordo quanto tempo sia passato, ma non molto.
Mi venivano abbastanza bene, riferendomi a quel periodo, dove non si vedeva una grande precisione sulle riviste o su quei pochi libri che avevo.
Oggi sì, le mosche sono più belle e proporzionate.
Comunque ci ho lavorato costruendo e studiando, non si finisce mai di imparare!
C'è una caratteristica che accomuna i tuoi artificiali?
Il "classico", forse legato agli inizi. Uso esclusivamente materiali naturali con poche eccezioni..
Imitazione o fantasia quale preferisci?
Diciamo simile al naturale!
Comunque costruendo da tanti anni qualche mosca di fantasia l'ho fatta.
Per esempio la Rhenana che conosco molto bene dovrebbe essere simile al naturale.
Estetica o funzionalità a cosa dai maggior importanza?
Tutte e due!
L'estetica perchè l'occhio vuole la sua parte, poi costruirle in modo che vadano in acqua e peschino.
Galleggiabilità, stabilità ed usura sono importanti in funzione del tipo di acque che devono affrontare.
Hai qualche aneddoto divertente riguardante la costruzione?
Quando andai a casa del mio amico , come dicevo sopra, lui mi fece vedere la costruzione della sua mosca ed io lo seguii passo passo.
Poi venne il mio turno e costruii la mia, lui meravigliato disse ,"questa me la tengo.".
Io forse ho ancora la sua che doveva servirmi come campione, praticamente è "nu scarrafon"!
Cosa ne pensi delle gare e/o dei concorsi di costruzione?
Mi piacciono, vanno anche bene per le nuove leve, confrontarsi è stimolante.
Ho fatto molte volte il giudice, e là, dove le manifestazioni si ripetono ogni anno, vedi come i ragazzi migliorano col tempo.
Quando peschi usi sempre e solo le tue mosche?
Sì.
Sopra, sotto od è indifferente?
Pesco esclusivamente a secca! Raramente, appena sotto.
In quali zone svolgi prevalentemente la tua attività alieutica?
Nella mia provincia ci sono tutte le tipologie di acque, o quasi.
Di solito pesco prevalentemente sul Sele e il Tanagro, anche perchè gestiamo con l'ARS Sele Tanagro due tratti di questi fiumi, quindi difficilmente mi allontano.
Qualche consiglio a chi volesse cimentarsi nell'arte del fly tying?
Affidarsi a persone fisiche, poi ai social , fare qualche corso, per chi ha la possibilità, frequentare qualche club, non avere fretta, perchè il "tutto e subito" non paga!